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premessa al catalogo “boldini mon amour”
Sen. Sandro Bondi
Ministro per i Beni e le Attività Culturali
introduzione al catalogo “boldini mon amour”
Tiziano Panconi
Curatore della mostra
Questa mostra antologica, offrendo un quadro quanto più completo possibile dell’attività artistica di Boldini, indugia inoltre, attraverso le immagini e un dettagliato inquadramento critico, sul particolare punto di vista artistico e umano inerente alcune storie d’amore vere o presunte e molteplici passioni vissute dall’insaziabile amateur, sovente consumate frettolosamente, di volta in volta nell’arco temporale necessario all’esecuzione di un ritratto.
Lettere e foto edite e inedite di Alaide Banti e di Emilia Cardona Boldini, moglie del celebre pittore, sono qui raccolte insieme ai biglietti da visita lasciati in vita presumibilmente ma indistintamente sia a Giovanni Boldini, sia a Emilia, poi risposatasi con lo scultore Francesco La Monaca – all’epoca anch’egli stabilmente domiciliato a Parigi – e rinvenuti nell’abitazione di Pistoia, nel 1977, all’indomani della morte della vedova Boldini. Inoltre, il ritrovamento di una importante testimonianza epistolare e fotografica inedita ha consentito di ricostruire alcuni passi fondamentali delle vicende umane e affettive che segnarono la controversa convivenza fra l’insigne ma anziano maestro ferrarese e la giovane letterata piemontese che, come si è ora per la prima volta accertato, coltivava allo stesso tempo una relazione sentimentale parallela. I numerosi disegni a matita dedicati da Boldini a Milli, come la chiamava affettuosamente, così come le immagini degli arredi e delle suppellettili rinvenuti presso lo studio del maestro dalla vedova, e mai resi noti, completano il quadro di una lunga esistenza contrassegnata dalla convulsa attrazione per le donne e dal persistente affinamento di un gusto estetico superiore su cui poggiò la sua originale cifra espressiva. Come di consueto per chi scrive, anche in questa occasione che potremmo, per così dire, definire ufficiale – vista anche la partecipazione all’iniziativa di un eccezionale parterre di personalità istituzionali, primo fra tutti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sen. Sandro Bondi, al quale esprimo tutta la mia gratitudine per aver voluto portare il suo prezioso e illuminato contributo, nonché l’on. Verdini e l’on. Aracu e Claudio Martini Presidente della Regione Toscana – oltre ai capisaldi della produzione dell’artista provenienti dalle più note pinacoteche italiane e quindi normalmente accessibili al pubblico, ho ritenuto opportuno esibire una selezione di opere poco note o mai viste, una quindicina addirittura inedite, che a mio avviso costituiscono, sempre, il valore aggiunto di una mostra. Gli aggiornamenti critici e biografici e le nuove scoperte qui presentate sono d’altronde l’orgoglioso frutto di anni di ricerca intrapresa attraverso la disamina costante delle opere di Giovanni Boldini in un rapporto continuativo con i musei, con le gallerie, con le case d’asta e con l’imperscrutabile e affascinante universo del collezionismo.
Il 30 dicembre 2008 ha chiuso i battenti la più grande mostra antologica che sia mai stata dedicata a Giovanni Boldini (300 fra documenti e fotografie inedite, 180 le opere). Straordinario successo di pubblico e di critica, quasi 50.000 i visitatori.
Il 30 dicembre 2008, a Montecatini Terme, ha chiuso i battenti la mostra Boldini Mon Amour, un evento che, con le sue quasi 200 opere esposte e 300 documenti e fotografie inedite, ha fatto davvero epoca.
40.000 i visitatori paganti, più di 8.000 gli ospiti e 2.000 i cataloghi venduti, il resoconto alla biglietteria.
Fra gli enti prestatori: Galleria degli Uffizi, Firenze; G.A.M. Milano; G.A.M. Palermo; G.A.M. Genova; Museo Giovanni Boldini, Ferrara; G.A.M. di Palazzo Pitti, Firenze; Musei Civici di Pavia; Museo di Capodimonte, Napoli; Area Museale Ca’ La Ghironda, Bologna; Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Pistoia; C.A.R.I.P.I.T. Genova; Fondazione Casse Lombarde, Milano.
L’evento del 2008, così lo ha definito il quotidiano La Nazione, è iniziato con un gremitissimo vernissage, una vera serata di gala in abito da sera e un sofisticato menù con pietanze create ad hoc (c’era anche un piatto “Boldini”: baccalà con sfoglie di cioccolata) a cura del ristorante Aoristò. Padroni di casa sono stati l’applauditissimo curatore Tiziano Panconi, massima autorità in fatto di Boldini e di Macchiaioli, l’on. Luca Barbareschi, l’on. Massimo Parisi e la consigliera regionale della Toscana, Caterina Bini. Durante i quattro mesi di apertura, molte sono state le visite di personaggi illustri del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo all’evento promosso dal Comune di Montecatini Terme, dalla Camera di Commercio di Pistoia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e ospitato dalla Società Terme di Montecatini.
Le presentazioni, autorevolissime, al monumentale catalogo curato da Panconi, sono state, fra le altre, quella del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, quella dell’Assessore alla Cultura e quella del Presidente della regione Toscana.
L’Assessore alla Cultura di Montecatini Gian Luca Calzolari e il vice sindaco Alberto Lapenna, primo ad aver creduto nella possibilità di portare una mostra di livello internazionale a Montecatini, strappando questo progetto a Parigi, si dichiarano soddisfatti di un avvenimento unico che ha fatto parlare l’Italia intera, e non soltanto, della città, con un record di presenze extrastagionali mai registrato prima.
Sul Giornale dell’Arte del mese di Dicembre, il Soprintendente di Roma Claudio Strinati segnala il monumentale catalogo (488 pagine) quale edizione dell’anno. Questa mostra e questo volume, scritto in punta di penna dal sempre straordinario Panconi, hanno portato un nuovo e fondamentale contributo scientifico alla conoscenza dell’autore e alla sua bibliografia, ora aggiornata sulla scorta dell’eccezionale ritrovamento, da parte di Panconi, del fondo Emilia Cardona Boldini, un archivio del quale, fra mito e leggenda, si supponeva, senza averne prova, l’esistenza. Per l’occasione molti i video e i documentari girati fra i quali quello ufficiale del regista Marco Iacomelli, quello di Art News di RAI 3 e di Toscana tv.
BOLDINI, il pittore che amava le donne
di Tiziano Panconi
(da: Il Tremisse, Pistoia, dic. 2008)
I numerosi disegni a matita dedicati da Boldini a Milli, come lui chiamava affettuosamente la sua ultima musa, così come le immagini delle suppellettili e degli esemplari originali - sculture, mobili, carrozze, tutti in miniatura - utilizzati come modelli per i quadri, rinvenuti presso lo studio del maestro dalla vedova e mai resi noti, completano il quadro di una lunga esistenza contrassegnata dalla convulsiva attrazione per le donne e dal persistente affinamento di un gusto estetico superiore su cui poggiò la sua originale cifra espressiva. A sei anni di distanza dalla edizione del catalogo generale ragionato (T. Panconi, Giovanni Boldini, L’opera completa, Edifir, Firenze, 2002) nel quale sono stati riprodotti 1250 fra dipinti e pastelli del più noto autore italiano del XIX secolo, essendo da allora ininterrottamente proseguite le ricerche sulla sua attività artistica, sono molti oggi i nuovi documenti pittorici, fotografici e epistolari rinvenuti, prima d’ora mai resi noti, pubblicati in questa occasione.
La copiosa e importantissima corrispondenza inedita ritrovata consente di aggiornare alcuni passi fondamentali della biografia dell’artista e della complicata relazione sentimentale da questi intrattenuta con la giovanissima Emilia Cardona, convolata a nozze soltanto due anni prima della scomparsa dell’anziano e ricchissimo maestro e divenuta sua erede universale. La rassegna comprende tre lettere sconosciute, 70 fotografie originali inedite di Boldini e della sua consorte, un cospicuo nucleo di disegni a matita, oltre, naturalmente, al corpo principale della esposizione costituito da 19 opere di artisti della cerchia di Boldini (De Nittis, Zandomeneghi, Corcos, Banti, Helleu, Mancini, Picabia) e circa 110 dipinti fra i più rappresentativi della produzione dell’artista, provenienti da raccolte pubbliche e dalle più importanti collezioni private italiane (Galleria degli Uffizi, GAM Firenze, Museo di Capodimonte, GAM Milano, GAM Palermo, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, Museo Boldini di Ferrara, etc.) esibiti in ordine cronologico all’interno delle suggestive sale delle Terme Tamerici di Montecatini.
VIDEO Boldini Mon Amour (clicca)
Tiziano Panconi spiega Giovanni Boldini